Egregio Direttore,
siamo i precari dell'Istituto IMEM del CNR, con sede nella nostra città.
L'istituto Materiali per l'Elettronica e il Magnetismo (IMEM), è un centro pubblico di ricerca scientifica attivo nella nostra città da più di 30 anni, e coinvolge circa 50 persone in qualità di tecnici, ricercatori e collaboratori amministrativi. La qualità del nostro lavoro è testimoniata da numerose collaborazioni nazionali e internazionali, da svariate pubblicazioni su prestigiose riviste internazionali e ci coinvolge in diversi progetti di ricerca scientifica, di base o industriali, con i quali contribuiamo al progresso del Paese e all'innovazione delle industrie.
Come sicuramente saprà, un emendamento in discussione in Parlamento abroga la procedura di "stabilizzazione" del personale precario con almeno tre anni di contratto a tempo determinato negli Enti Pubblici di Ricerca, avviata nella finanziaria 2007. Il CNR, facendo conto sulle proprie risorse e quindi senza gravare sulle casse dello Stato aveva previsto circa 700 assunzioni negli anni 2008-2009. Ora questo emendamento non solo nega l'assunzione a tempo indeterminato, ma (nell'ultima stesura) dispone il licenziamento il 30-6-2009 di coloro che hanno i requisiti per la stabilizzazione. Tale norma incide su persone che, a causa del blocco delle assunzioni dal
Lavoriamo tutti da molto tempo nella ricerca (da cinque fino a più di dieci anni), abbiamo tutti decine di pubblicazioni sulle riviste scientifiche e abbiamo tutti sostenuto più di un concorso. E' anche grazie al nostro lavoro che l'Istituto IMEM può continuare ad operare a livelli di assoluta eccellenza nella ricerca sui nuovi materiali, molto spesso in collaborazione con imprese locali, contribuendo quindi anche allo sviluppo economico del nostro territorio.
Ci sentiamo dunque una risorsa preziosa per il Paese e per la nostra Città e riteniamo che il nostro licenziamento comporterebbe una grave perdita di professionalità e competenze per l'Istituto, peggiorando le già drammatiche condizioni di sofferenza della ricerca e quindi dell'innovazione di questo Paese.
Dopo tanti anni passati come precari, lavorando a termine e con perenne incertezza sul nostro futuro, spesso sottopagati rispetto ai nostri omologhi che lavorano negli altri paesi, queste ultime novità ci gettano in un profondo sconforto e denunciano un clima sempre più difficile per la ricerca italiana.
Per questo motivo abbiamo simbolicamente occupato la direzione del nostro istituto, con l'appoggio di tutto il personale strutturato dell'istituto e stiamo valutando altre azioni di sensibilizzazione.
I precari dell'Istituto IMEM del CNR di Parma
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